venerdì 27 ottobre 2017

Vertigine Parossistica Posizionale Benigna - Barriere linguistiche - Leggende metropolitane - Grandi classici

Buon pomeriggio!
No, il primo titolo non è qualche folle richiesta di un cliente svitato, ma è la causa per cui Martedì non ho pubblicato nulla ^^'
Mi è stata diagnosticata questa roba dal lunghissimo e preoccupante nome, che in realtà altro non è che una forma di labirintite, che colpisce a casaccio più persone di quante non si pensi: in pratica sono dei cristalli che se ne vanno in giro nei fluidi dell'orecchio interno, impedendogli di far bene il suo lavoro, che è quello di gestire l'equilibrio (chiedo scusa ai poveri medici/uomini di scienza che leggeranno questa lezione dell'anatomia secondo Uapa).
Così, dopo mesi di vertigini, finalmente il mio medico mi ha mandata da uno specialista per effettuare la Manovra di Epley, grazie alla quale, nelle prossime 48 ore, saprò se finalmente sono guarita!

Ed ora basta con le giustificazioni ed entriamo nel vivo!
Nonostante abbia cambiato lavoro, capita ancora che mi ritrovi a dover rispondere al telefono e, fra call center e prenotazioni per pranzo, a volte c'è davvero da divertirsi :-)
Via con la prima telefonata:

XX: Salve, sono stata lì ieri pomeriggio. Non è che avete trovato un orecchino, che me lo sono perso?
UU: Guardi, io faccio il turno di mattina (EVVAI!) e i colleghi del turno pomeridiano non sono ancora arrivati, quindi non posso aiutarla, ma se chiama più tardi...
XX: Eh, ma non può chiedere se l'hanno trovato?
UU: Eh no, perché quelli che erano di servizio ieri pomeriggio non sono ancora arrivati...
XX: Ma lei non lo sa? Non è che glielo può chiedere? >> °_°
UU: Nnno, perché io non c'ero e loro, che c'erano, non sono ancora arrivati, quindi se chiama più tardi...
XX: Eh, ma qualcuno lo saprà, no? Perché non glielo va a chiedere?!
>> PERCHE' NON SONO ARRIVATI!!! >:-O

E niente, barriere linguistiche. Sarà che l'Inglese non è la mia prima lingua, sarà che forse in realtà parlo Visigoto antico, chissà.
Inoltre, da un anno a questa parte, si è sparsa la notizia, falsa e tendenziosa, che nella nostra tavola calda si facciano omelettes.
In 18 anni di carriera, la Festa Rotolante non ha mai (MAI) cucinato una sola omelette.
Eppure, alla cassa e al telefono, gente speranzosa e incredula, continua a richiederle. 
Chi avrà mai sparso questa leggenda metropolitana in giro???

XX: Le fate le omelettes? >> è la leggenda metropolitana più diffusa al mondo, dopo i coccodrilli nelle fogne di Gniu Iorc.
UU: No, guardi, non le facciamo.
XX: Eh, una volta le facevate! >:-(
UU: No, no, guardi, in tre anni che lavoro qui non le abbiamo mai fatte e anche il capo mi conferma che non le abbiamo mai avute nel menu....

Riattacca, così, di punto in bianco, e richiama OF COURSE dopo trenta secondi...

XX: Allora, voglio una baguette con salsiccia, un panino al formaggio e un'omelette.
UU: '-'  No, signora, guardi (sarà la barriera linguistica anche qui, ma meglio di così non lo so dire) noi non facciamo omelettes...
XX: .............. E IO ADESSO CHE C***O MI MANGIO?! >:-O
>> O.O la voglia di rispondere "il resto del cibo che abbiamo non è velenoso eh" o "si mangi la lingua, miss Educazione 2017", ma non puoi, perché il cliente va sempre trattato con riguardo -_-*

Ora, non siamo il Ritz e nemmeno il Gran Caffè Reale, e le parolacce scappano anche a me, ma... ce n'era bisogno? °.°
Il grande classico (e molti commessi di molte attività qui concorderanno con me ;-) ) è il cliente dell'ultimo minuto, quello che, a 20 secondi dalla chiusura, si presenta, ignora una qualunque resistenza e, fiero, esclama:

"Ah, ma ancora non sono le 16:00, quindi faccio in tempo a mangiare qualcosa! :-D "

No, non sono ancora le 16:00. Ma sono le 15:59:40". Veda un po' lei. ù_u
Clienti, di qualunque cosa voi siate clienti, per favore, a meno che non sia una questione assolutamente irrinunciabile di vita o di morte, evitate di entrare in un negozio che sta chiudendo.
Non ce l'avete una casa? Noi sì, e vorremmo tornarci, dopo una giornata passata in piedi *.*

Insomma, a volte il lavoro può essere stressante e vorresti sbattere la testa (di qualcun altro, non la tua) al muro, ma, ripensandoci su, molte cose diventano un motivo per ridere e far passare in allegria anche le giornate più tremende XD
Spero di avervi strappato un sorriso e vi lascio il link al mio ultimo articolo del blog Rainbow500Arcobaleno, così, a buffo.
Ciao a tutti! :-*

martedì 3 ottobre 2017

Ex colleghi - Telepatia guasta - Menù ingiusto

Eccomi qui per condividere con voi nuove storie belle, che arricchiscono la vita quotidiana di una Uapa qualunque.
Oggi conosceremo una collega che se ne è appena andata, dopo tanti tanti anni di servizio, per questioni personali molto nobili, legate all'adozione di un peloso.
Esperta, rapida, sveglia, ordinata la barista che tutti vorrebbero avere. In linea di massima.
E la collega che tutti vorrebbero avere. Quando non si immedesima nel capo o quando non evita il turno alla lavastoviglie per oltre un anno o quando, invece di rabbonire i clienti durante un'attesa, li carica, lamentandosi di "Che diavolo stanno facendo in cucina?! Buoni a nulla!".
Per motivi legati alla praivasi, chiameremo questa collega Signorina Rottermeier (ogni riferimento è puramente casuale).
Premessa: fra i nostri ingredienti più amati c'è il pollo arrosto, che, tagliato a fette sottili, guarnisce panini e insalate di tutti i tipi.
Ora, il pollo va cotto bene e ha dei tempi di cottura che, salvo salti spazio-temporali, hanno più o meno sempre la stessa durata. Una volta uscito dal forno, il pollo ha anche una certa temperatura minima, dettata dalla legge, che noi tendiamo a sfiorare verso l'alto, per ottenere anche una gustosa doratura esterna *.* ma sto andando fuori tema.
La temperatura minima è di 75°C (82 in Scozia, ma chissene, noi non siamo in Scozia).
Avete mai toccato una qualunque cosa che abbia raggiunto o superato i 75°? Avete presente?
Beh. Scotta.
Detto ciò...

RR: E' pronto il pollo?
UU: Sì, ma è appena uscito dal forno ed è troppo caldo per affettarlo.
RR: Ah ok. < 30 secondi dopo > Una baguette al pollo da portar via, allora.

Il giorno dopo, copia e incolla, stessa scena:

RR: E' pronto il pollo?
UU: Sì, ma non possiamo ancora affettarlo, perché è troppo caldo.
RR: Ah ok.................................... Baguette al pollo.
UU: Il pollo è ancora troppo caldo!
RR: Ah, ok, ma a loro non importa mica!
UU: A loro no, ma a noi che dobbiamo toccarlo sì :-S e non si affetta neanche bene :-S
RR: OMMIODDIO! D:  

>> Perdita di memoria a breve termine, che neanche Dory.

Ma passiamo ai clienti pazzi, freschi freschi di giornata :-)
La prima è la cliente telepatica che spera di essere entrata in una tavola calda con personale telepatico anche lui, ma siccome no, si è guastata la telepatia e non ha funzionato a dovere:

XX: Una baguette al formaggio, con la maionese, da mangiare qui.

Al di là dell'abbinamento bizzarro, che de gustibus non disputandum est, tagliamo la baguette, ci mettiamo uno strato di maionese, le fette di formaggio e la serviamo sul suo piattino guarnito, ma, una volta giunti al tavolo....

XX: Ma non così... Io pensavo che avreste messo la maionese da un lato, in una terrina... E poi che avreste scaldato bene la baguette, in modo che il formaggio si sarebbe sciolto col suo calore... Sciolto bene, ma non troppo...

>> E come non intuirlo?! Era così palese! :-|

Apro una parentesi sullo "sciolto bene, ma non troppo", "ben cotto, ma non troppo", "abbastanza caldo", "Tanto pepe" e simili.
Un appello a voi tutti: queste sono misure soggettive. La vostra idea personale potrebbe non essere la stessa idea standard che per termini di legge o per abitudine dobbiamo rispettare. 
E tu, sì, proprio TU, per l'amor del cielo, se mi chiedi un "Tortino rustico caldo", quando te lo consegno, non mi dire "E' troppo caldo!", caspita, soffiaci sopra, aspetta due minuti, poi mangialo, che non morirai di fame! °_°*
Chiudiamo la parentesi.

Il cliente successivo, come tanti suoi amici, membri dello stesso club dei Clienti In Rivolta Contro i Menù Ingiusti, sì presenta chiedendo delle uova strapazzate, che non sono sul menù. Non ci sono mai state, in 18 anni di attività della nostra tavola calda. Mai, neanche per scherzo il 1° Aprile.

AA: Mi spiace signore, noi non facciamo le uova strapazzate... > disse il collega, con tono pacato.
XX: COME SAREBBE NON FATE LE UOVA STRAPAZZATE?! (si calmi '-' ) E PERCHE' MAI NO?! (giuro) SONO SEMPLICISSIME DA FARE... (seguito da ricetta dimostrativa, mentre la fila alla cassa cresceva)... RIDICOLO!!! >:-O

>> Uno di quei casi in cui le uova strapazzate non le fai, ma vorresti sia legale poter strapazzare un cliente ;-)

Bene, anche per oggi abbiamo concluso la rassegna delle avventure di Uapa, spero che almeno una di queste righe vi abbia strappato un sorriso, perché è l'unico scopo di questo angolo! XD
Ciao a tutti!