lunedì 11 settembre 2017

L'inganno della pera - Clienti suicidi - Risposte a casaccio



Ho trovato delle caramelle Haribo inquietanti, a forma di omino spettrale e spaventoso, inespressivamente tondeggiante. 
Ma la voglia di caramelle gommose era troppa ed essendo le uniche disponibili mi sono fatta forza.
Poi, sulla confezione c'era scritto "Mix".
Invece dentro ce n'erano 2 alla fragola, 1 al limone e il resto tutte bianche e verdi (bel mix, signor Luigi Haribo, complimenti!).
Dico, quelle verdi saranno al lime.
NO.
Sono tutte ananas e pera.
PERA, capite?! :'O
Eh no, non sono un'amante delle caramelle alla pera, lo ammetto -_-'

Ma proseguiamo con le mie avventure tavolacaldesche, partendo da una premessa: i gamberetti.
Adoro i gamberetti, specialmente fritti, ma purtroppo a lavoro sono il mio incubo, perché sono potenzialmente mortali per chi ne è allergico °_°
Per cui, ogni qual volta qualcuno ordina dei gamberetti, scatta l'allarme rosso: tagliere a parte, coltello a parte, posate a parte, muta da paalombaro e lavaggio di mani prima, durante e dopo la preparazione del piatto in questione, con disinfezione totale del tavolo a lavoro finito e fra un ingrediente e un altro, per evitare la contaminazione di qualsiasi altro ingrediente, doccia chimica anti radiazioni.
Una gran rottura di zebbedei un lavoro che richiede un alto livello di attenzione e dei tempi di realizzazione piuttosto dilatati, rispetto allo standard delle altre ricette.
Premesso questo, ecco a voi la scena di oggi...

Panino con i gamberetti da mangiare al tavolo, ad ora di pranzo, vale a dire quando la sala è piena e c'è una bella fila di gente che aspetta cibo take-away.

FF: Ecco il suo panino, signora :-)
XX: Uhm... In effetti, sa che c'é? Lo voglio a portar via...

Torno in cucina, prendo un nuovo tagliere (che il primo è già a lavare), ricompongo il panino in una vaschetta da portar via, metto piatto e tagliere a lavare, mi lavo le mani, imbusto la vaschetta, mi rilavo le mani per sicurezza, le riporto il panino.

FF: Et voilà! Il suo panino ^^
XX: (lo apre) Ah, ma è pane bianco... (eh sì, lo ha ordinato lei...) ... No, senta, me lo fa nel pane integrale, che è meglio? >> ma meglio per chi?! '-'

Ritorno di nuovo in cucina, butto il panino che ormai è irrecuperabile (col pianto nel cuore, perché c'è gente che muore di fame), riprendo un nuovo tagliere ed un nuovo coltello, rimetto la roba a lavare, rifaccio il panino, mi rilavo le mani, metto il nuovo panino nella vaschetta, mi rilavo le mani, ri-imbusto il panino e mi dispero per la decina di altri ordini che nel frattempo si sono accumulati.
Le riporto il panino.

FF: Ecco qui signora ^^'
XX: Uhm... Non me lo può mettere in un'altra confezione, perché questa non mi piace :-S

>> Signora, se non vuole finire a pezzetti negli ingredienti del prossimo panino, le consiglio CALDAMENTE di non sfracassare più le p di accontentarsi di questa confezione -_-*


Dopo questo delirio e dopo essermi fatta letteralmente il c**o per recuperare il ritardo aver magicamente preparato in tempo record gli ordini accumulatisi, mi sono potuta rilassare fuori dalla cucina, dove ho scambiato qualche chiacchiera al lato bar, finché ho assistito a questa scena, che vede protagonista un cliente pazzo e per una volta una persona diversa dalla sottoscritta, la giovanissima studentessa che lavora da noi part-time quando la scuola è chiusa e che, per ragioni di protezione dei dati personali, chiameremo Zoui.

ZZ: Vuole un toast o una baguette?
XX: Sì.
>> ... '-' ... No '-' .

E niente, risposte a casaccio, uguale come al centralino. Deve essere uno di quelli che chiama l'ARIT di qui ;-)
Bene, vi lascio e vado a preparare la cena, che le gambe starebbero volentieri ancora sbragate qui dopo una giornata in piedi, ma lo stomaco reclama cibo! XD

2 commenti:

  1. Conosco bene la sofferenza di chi chiede "vuoi A o B?" e si sente rispondere sì. O no, a volte, ma raramente. Succede sempre col mio fidanzato. E lui mi spiega che nella sua testa la domanda "A o B?" è complicata, e la scompone in due sotto-domande: "vuoi A?" la cui risposta è sì o no, e "vuoi B?" che a questo punto è una domanda superflua, perché se ha detto sì ad A vuole quello, altrimenti l'unica alternativa è B. Quindi in sostanza queste persone, se gli fai una domanda che pone due alternative, sentono la prima metà e la seconda la ignorano.

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